Si studia l’equilibrio dei muscoli oculari, il loro movimento e le capacità di vedere in modo stereoscopico le immagini. Si eseguono test ed esami specifici con eventuale correzione chirurgica, riabilitativa (esercizi) o prescrizioni di bendaggi o lenti prismatiche.
Misurazione della pressione oculare presa al basale 3 volte la mattina e 3 volte al pomeriggio e misurazione pressoria dopo stimolazione (carico idrico o stanza buia). Serve per capire se il paziente ha valori corretti della pressione in condizioni basali e in condizioni estreme.
Esame che misura lo spessore corneale utile per verificare l’effettiva misurazione della pressione oculare e per valutare l’evoluzione di un cheratocono.
Esame fondamentale per lo studio completo dell’astigmatismo e di una sua complicanza che è il cheratocono franco o frustro posteriore.
Studio delle aberrazioni ottiche di cornea e di cristallino dell’occhio nei pazienti con difficoltà a raggiungere buona visione nonostante la correzione.
Studio componente accomodativa del bulbo oculare che può essere alterato nella pseudomiopia o dopo trauma o verso la presbiopia (soprattutto in soggetti quarantenni).
Esame per lo studio della dinamica pupillare in massima illuminazione, in massima oscurità e in condizione intermedia utile prima di interventi di eccimeri ed in caso di patologie neurologiche acquisite o genetiche.
Misurazione del grado di strabismo e della correzione ottica in bambini sotto i 3 anni grazie ad un moderno visualizzatore ad infrarossi che inquadra il viso del bambino ad un metro di distanza, dando tutte le informazioni in meno di 2 secondi di acquisizione
Esame per acquisire immagini della porta anteriore o posteriore del bulbo ed archiviarle (tipo nei).
Esame che misura il numero delle cellule dell’endotelio (strato posteriore della cornea) utile sia prima della chirurgia della cataratta, sia per la contattologia che per patologie corneali degenerative.
Esame basato sull’iniezione in vena di un colorante fluorescente che contrasta i vasi della retina ed eventuali lesioni del fondo oculare ed in modo particolare della macula.
Esame caratterizzato dall’acquisizione di immagini, attraverso luce a coerenza ottica, di parti anteriori del bulbo.
Esame caratterizzato dall’acquisizione di immagini, attraverso luce a coerenza ottica, di parti posteriori del bulbo, specie la retina ed il nervo ottico.
Evoluzione della fluorangiografia e dell’OCT dando l’opportunità con un solo esame di avere più informazioni insieme senza dover ricorrere all’uso di coloranti in vena non possibili in pazienti allergici o nefropatici.
Studio della lunghezza bulbare fondamentale per il calcolo del cristallino nella cataratta e nello studio ed evoluzione della miopia nei bambini e negli adolescenti durante la crescita per valutare eventuali risultati di terapia che ne contrastano l’allungamento del bulbo.
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