Patologia oftalmica causata da un aumento della pressione endoculare con successivo danno del nervo ottico; nelle prime fasi il paziente non avverte alcun fastidio, mentre con il tempo inizia a perdere dapprima il campo visivo ed infine si ha un abbassamento visivo non più migliorabile
Protocollo diagnostico
Visita oculistica con misurazione della pressione con pneumotonometro a soffio ed a contatto (tonometro di Glodmann)
Studio oftalmoscopico dell’angolo irido-corneale con lente 3 specchi di Goldmann
Pachimetria corneale ad ultrasuoni
Esame dell’ angolo irido-corneale con oct anteriore
Studio del cristallino per eventuali glaucomi facomorfici (ecobiometria a-scan) o eventuali glaucomi da esfoliazione capsulare (lampada a fessura digitale con acquisizione di immagini)
OCT nervo ottico per lo studio dello spessore delle fibre del nervo ottico e dei parametri morfometrici della papilla
OCT retinico delle cellule ganglionari
Angio-OCT della testa del nervo ottico
Curva nictemerale e test di stimolazione (test da carico idrico e test dark room)
Campo visivo computerizzato
Protocollo terapeutico
SLT Chirurgia Laser Trabeculoplastica selettiva eseguita come primo approccio ha dato grandi risultati.
Ottimizzazione della pressione endoculare con colliri ipotonizzanti
Farmaci neurotrofici
Pneumotrabeculoplastica: rimodellamento del trabecolato attraverso una pressione negativa che spesso causa una riapertura dei fori del trabecolato
Ciclofototrattamento dei corpi ciliari con laser micro pulsato
Chirurgia del glaucoma con impianto valvole drenanti
Intervento di sostituzione del cristallino per migliorare la dinamica dell’umor acqueo in caso di glaucomi secondari