Patologia del bulbo oculare associata ad una deformazione il più delle volte progressiva della cornea che assume gradualmente una forma conica; ne consegue infatti un progressivo deterioramento della vista se non si interviene precocemente, altrimenti si rischia un possibile ed inevitabile intervento di trapianto corneale.

Protocollo diagnostico

  • Visita ortottica: ricerca di eventuali posizioni anomale del capo (PAC) che il paziente assume per ridurre il fastidio visivo
  • Topografia corneale: studio computerizzato della cornea e della sua curvatura
  • Pachimetria corneale ad ultrasuoni e con luce a coerenza ottica (oct anteriore): studio degli spessori corneali che nel cheratocono tendono sempre più a ridursi
  • OCT anteriore: studio di eventuali opacità che si sviluppano nella cornea del paziente con cheratocono (leucoma corneale stadio terminale della patologia)
  • Endotelioscopia: studio delle cellule endoteliali (valutare eventuale lente a contatto o fattibilità di cross-linking)
  • Visita con contattologo.

Protocollo terapeutico

  • Lenti a contatto gas permeabili semirigide
  • Cross-linking: tecnica che utilizza un farmaco (riboflavina o vitamina b2) attivato da fotoespossizione a raggi uva per ottenere un indurimento ed una stabilizzazione della curvatura corneale
  • Iontoforesi: nuova metodica che utilizza i principi del cross-linking e dell’ applicazione di correnti continue che aumentano la rapidita’ e la concentrazione di farmaco da veicolare nella cornea
  • INTACS: impianto corneale intrastromale di anelli di silicone che cercano di bloccare e talvolta ridurre la tendenza della cornea ad aumentare sempre piu’ le sue curvature
  • Impianto lenti toriche intraoculari
  • Trapianto corneale