Una delle malattie dell’occhio più insidiose è il glaucoma. Essendo la seconda causa di cecità nei paesi industrializzati dell’occidente, il glaucoma non presenta alcuna sintomatologia nelle prime fasi della malattia. Al contrario il paziente ci vede bene e non soffre alcun disturbo fino a quando la malattia si aggrava. Infatti, questa malattia ha un soprannome particolare: il ladro silenzioso della vista. Nel video di cui sopra, il Dott. Cristian Pollio, Oculista in Pescara e Chieti, descrive le difficoltà che s’incontrano nelle fasi avanzate della malattia e di come vede un occhio con il glaucoma.
Per chi deve affrontare una diagnosi di glaucoma, la domanda su come influirà sulla vista è comune e importante. Questa patologia cronica dell’occhio causa danni al nervo ottico e provocare una grave diminuzione della sensibilità al contrasto, oltre a difficoltà nel percepire i livelli di luminosità. In questo articolo riportiamo i punti essenziali a proposito di come vede un occhio con il glaucoma, così come sono descritti nel video dal Dott. Cristian Pollio.
I Problemi alla Visa e Come Vede un Occhio con il Glaucoma
Un occhio glaucomatoso, e quindi un paziente glaucomatoso, nelle prime fasi della malattia vede in maniera totalmente normale. Purtroppo l’impatto del glaucoma sulla vista del paziente è drammatico quando si è in fasi avanzate della patologia. Infatti persone affette da glaucoma hanno una visione che gli oculisti definiscono tubulare. Pur essendo un termine tecnico particolare s’intuiscono le caratteristiche della visione di un occhio con il glaucoma. Si tratta di un campo visivo ristretto, come quella di un cavallo con i paraocchi. Di conseguenza il campo visivo periferico è molto ristretto. Quindi, una persona affetta da glaucoma dovrà, purtroppo, girare il capo per vedere le cose intorno a se perché il campo visivo periferico sarà particolarmente deficitario.
Le Conseguenze del Deficit di Campo Visivo
Le conseguenze di questo deficit di campo visivo periferico diventano sempre più importanti. Nelle prime fasi della malattia molti pazienti continuano a fare una vita più o meno normale. Con il progredire del glaucoma, le difficoltà inizino ad aumentare con la riduzione del campo visivo che si manifesta con un numero crescente di urti – ad esempio con le braccia mentre si cammina, nel muoversi urtando contro mobili. In generale si verificano sempre più spesso urti contro gli oggetti che non sono posizionati direttamente davanti alla persona. Ed è per questo motivo che aumentano anche gli incidenti stradali perché il senso anche di profondità spazio temporale sulle parti laterali inizia a essere deficitario.
Basti pensare a come ci si comporta normalmente durante la guida dell’auto per guardare lo specchietto retrovisore sulla parte sinistra dell’auto: non c’è un movimento rotatorio della testa, si riesce a vedere “con la coda dell’occhio” come si suol dire. Allo stesso modo il paziente glaucomatoso ha difficoltà anche nel guardare lo specchietto retrovisore interno perché deve spostare la testa verso l’alto.Il Dott. Cristian Pollio è responsabile del Centro Oculistico Pollio che ha sede a Chieti Scalo, facilmente raggiungibile da Pescara e Chieti, e da pazienti provenienti da fuori regione perché si trova a pochi minuti dell’uscita autostradale A-25 Pescara-Chieti.