Quante iniezioni intravitreali si possono fare per curare la maculopatia umida o essudativa? Risponde il Dott. Cristian Pollio, Oculista in Chieti e Pescara

La maculopatia essudativa, meglio conosciuta come maculopatia umida, è una condizione che può essere debilitante e causare una grave perdita della vista con l’età. Esistono trattamenti che aiutano ad alleviare i sintomi di questo disturbo. Persone afflitte da questa patologia pongono come prima domanda: Quali cure ci sono per la maculopatia? Quante iniezioni si possono fare per la maculopatia essudativa o umida?

Per curare la maculopatia umida o essudativa, che è legata all’età, non esiste un numero di iniezioni predefinito. Quando diciamo che non esiste un numero stabilito di iniezioni vuol dire che non esiste un numero di punture valido per tutti. Infatti, i protocolli per la cura della maculopatia umida o essudativa non stabiliscono quante iniezioni si debbano fare per la cura della maculopatia. Allo stesso modo, gli stessi protocolli non offrono indicazioni su quanti cicli di iniezioni siano necessari: è impossibile stabilirlo a priori. Di conseguenza, non è possibile anticipare al paziente se saranno necessarie tre iniezioni sei iniezioni, oppure 10, 12, o 15 iniezioni. Previsioni come queste non sono possibili per un oculista a livello di prognosi.

Curare la Maculopatia con Iniezioni Intravitreali

Stabilire con esattezza il numero esatto di iniezioni intravitreali da eseguire. Certo è che in molti protocolli sanitari italiani, europei, e americani esistono dei criteri che fissano quali siano le triplette di farmaco da iniettare. In ogni caso si ritiene che il numero di somministrazioni dipende direttamente da un controllo che prescinde dai valori prescritti nei protocolli. Infatti, un controllo di tipo strumentale offre informazioni che realmente indicano quali siano le terapie più opportune per la cura della maculopatia. E questo perché le intravitreali, se da una parte offrono il vantaggio di asciugare, dall’altra, purtroppo, possono creare dei danni, creando pian piano anche una trofia maculare e delle cicatrici permanenti che non potrà essere eliminata.